Quel senso dell' indefinito appartiene alla donna. Perché proprio lei, come lo spazio, non ha confini nei luoghi se non attraverso il proprio essere. Dunque la sua natura non è implosione; è invece molto simile alle briglie sciolte. Attraverso il filtro della sua memoria, ritrova dentro sé stessa gli orizzonti, con volti, onde, perle e tutto ciò che ha toccato e vissuto. Ogni elemento, ogni colore, ogni angolo che ha respirato diventano, nel proprio universo, una bussola con cui orientarsi quando sente di poter perdere la strada. Il percorso dell'esistenza, per raggiungere il tramonto, è sostenuto dall'amor proprio e dalla ricerca delle piccole cose. La donna, inoltre ama l'amore e tutto quello che ne deriva, cioè la vita.
Perdere l'identità, per essa, significherebbe cessare di vivere.
Età.
Afferra la mano mia.
Portami con te !
Portami …
Dove declivi addolciti della tua esistenza
mi condurranno verso la quiete.
Così il tempo delle nostre vite
adagerò
sul mio cuore.
E gli alvei delle nostre dita
sfoceranno nel grano,
divenendo sementa per la genesiQuando la poesia tocca l'anima ...
Succede anche questo, come nello splendido testo di "Amore Unico Amore" di Mina.