Ghiotti di formaggio, per tradizione, sono i topi: in questa immagine al microscopio con la faccia letteralmente ficcata nel bocconcino è però un acaro. Si tratta del cosiddetto acaro del formaggio (Tyrophagus casei), che si sviluppa nel formaggio accelerandone la fermentazione con la diffusione di muffe. Ma non è sempre un dramma: gli stagionatori di prodotti caseari sono infatti riusciti a sfruttare a vantaggio proprio (e del consumatore) l'azione di questi parassiti. Scavando buche e gallerie nella crosta fa in modo che la pasta del formaggio riceva una maggiore aerazione ed evolva in modo rapido, assumendo un sapore intenso e speziato che ha i suoi estimatori (link).