(Adnkronos) - La sigla negli occhi della Gioconda non è più un mistero. ''La lettera emersa nell'occhio destro ha raggiunto la chiarezza necessaria: si tratta di una S''. E' quanto afferma Silvano Vinceti, presidente del Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici Culturali e Ambientali, spiegando all'ADNKRONOS lo sviluppo delle analisi effettuate sul dipinto di Leonardo dopo un primo indizio da parte di un iscritto al Comitato, studioso del celebre pittore fiorentino.
Non solo. ''Cosa più importante - aggiunge Vinceti - un'analisi comparativa con la scrittura di Leonardo ha evidenziato la corrispondenza fra la S trovata e la S che l'artista trascriveva in alcuni suoi documenti. Anche nell'occhio sinistro, pur se sussistono alcune difficoltà di chiarezza comprensibili dopo 500 anni e la inevitabile azione corrosiva degli agenti atmosferici e umani, emerge maggiormente rimarcata la lettera L come Leonardo''
Una risposta concreta a ''tutti gli scettici - sottolinea il presidente del comitato - secondo i quali avremmo proiettato noi, dentro gli occhi della Gioconda, le nostre percezioni e aspettative. Dovrebbero invece, tener conto di quanto Leonardo sosteneva nel Codice Atlantico in cui ribadisce come il sapere ha il fondamento nell'esperienza. Quello che oggi siamo in grado di affermare è visibile e non confondibile''.
Con questo risultato inoltre, secondo Vinceti, sarebbero risolti i dubbi sull'autore della Gioconda e sulla identità della modella scelta da Leonardo per il dipinto. ''La S rinvia agli Sforza e muta l'ambito e il tipo di ricerca sulla presunta modella che avrebbe ispirato la Gioconda - ribadisce - Viene confermato quanto affermato nei giorni scorsi e cioè che la Gioconda dovrebbe essere stata iniziata nel periodo di presenza di Leonardo a Milano (1482-1499) o, anche se meno probabile, nel successivo periodo della sua presenza presso la corte degli Sforza (1506-1507) e ritorna a Milano per un breve soggiorno nel Dicembre nel 1515''.
Intanto, alcuni membri dello staff del Comitato sono da più di due mesi impegnati in una approfondita ricerca storico-documentaria e biografica al fine di accertare quale potrebbe essere la modella ispiratrice della Gioconda. Tra le ipotesi Bianca Giovanna Sforza, figlia illegittima di Ludovico il Moro, morta a 14 anni avvelenata; Bianca Sforza e Beatrice d'Este d'Aragona, moglie di Ludovico il Moro morta a 22 anni, frequentava Leonardo mentre finiva 'L'ultima Cena'. ''A gennaio renderemo noti i risultati della ricerca - sostiene Vinceti che chiarisce - questa scoperta indebolisce ma non esclude l'altra ipotesi che attribuisce alla Gioconda il volto di Lisa Gherardini''.
Intanto, lo storico non manca di rispondere al critico d'arte Vittorio Sgarbi che si è definito scettico nei confronti di questa nuova 'scoperta': ''Conoscendo il mio amico Sgarbi non sono rimasto molto stupito dalle sue affermazioni però, prima di gettare parole al vento avrebbe dovuto fare una verifica. Per Natale gli regalerò una confezione di fotografie sulla Gioconda, i segni da noi visti e verificati''.
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